Gli auto-piloti da pozzetto

L'autopilota da pozzetto, per timoneria a barra o a ruota, non è un sistema che sarà in grado di portare tutti tipi di imbarcazioni ed in qualsiasi condizione meteo. E' riservato alle imbarcazioni inferiori ai 12 m. Per le unità di dimensioni maggiori e per un impiego in qualsiasi condizione meteo marina, occorre orientarsi verso soluzioni fisse entrobordo.

Per le barche con timoneria a barra, tutti i modelli presentati hanno una potenza sufficiente. Quello che fa la differenza, è il tempo di risposta. Se la vostra barca è scattante, è necessario scegliere un modello con un'escursione (da un estremo all'altro) rapida (4 secondi al massimo). Diversamente, se non è particolarmente reattiva, potete accontentarvi di un modello con un tempo di risposta più lungo. Per le imbarcazioni dotate di timoneria a ruota il mercato non offre molta scelta.

Da sapere
Gli autopiloti sono potenti e devono essere in grado di timonare in tutte le situazioni. E'evidente che, se la vostra barca non è ben equilibrata o troppo invelata, l'autopilota manterrà la rotta consumando molta corrente. Un consiglio, prima di attivare l'autopilota, regolate le

Installare un auto-pilota su un timone a barra

L'autopilota da pozzetto è ideato per essere agevolmente montato da un diportista. Il punto più importante è rispettare la distanza tra l'asse della barra e il punto di fissaggio dell'autopilota (vedere le indicazioni fornite nelle istruzioni di montaggio per posizionarlo correttamente). Ci sono vari accessori per adattarsi a tutte le forme di pozzetto (supporti, prolunga dell'attuatore, ecc.). Il solo collegamento da fare è un cavo elettrico (12 V) posizionando una presa stagna nel pozzetto.

Il consiglio dell'esperto

"Se non è collegato alla centrale di navigazione, l'autopilota non può funzionare nel modo “vento”."

Gli autopiloti entrobordo

Si può considerare l'autopilota come un membro dell'equipaggio in più. Bisogna quindi poter fare affidamento sulle sue prestazioni in tutte le condizioni meteo-marine e a tutte le andature.


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Scegliere il proprio autopilota

Un autopilota entro-bordo deve essere adeguato alla barca (lunghezza e dislocamento) ed al
suo sistema di timoneria (idraulica o meccanica).
 L'attuatore Su una timoneria idraulica,  occorre installare una pompa sul circuito, sarà questa che risponderà ai comandi dell'autopilota. L'installazione non modifica la sensibilità del timone. Con una timoneria meccanica (cavi, frenelli…), si monta un attuatore lineare (idraulico o elettrico) direttamente sull'asse del timone. Un attuatore idraulico possiede un'elevata potenza di spinta, è molto  affidabile e, cosa che può essere rilevante su alcune imbarcazioni, è meno ingombrante di un attuatore elettrico. La pompa idraulica può essere separata dall'attuatore ed essere collocata in un altro spazio. L'unico difetto è quello di ridurre, quando è in folle, la sensibilità della timoneria. Un piccolo problema che però potrebbe essere fastidioso per alcuni  regatanti. Con un attuatore lineare elettrico, questo problema è meno evidente. Per le timonerie con trasmissione a catena (sistema che tende a scomparire) o per alcuni modelli in cui il cantiere ha previsto lo spazio per il motore dell'autopilota, esistono dei motori rotativi.
Il quadro comandi

L'autopilota si manovra da un quadro comandi più o meno completo. Non influisce in nessun caso sulla potenza ma solo sul confort di utilizzo. La scelta più economica consiste nel scegliere un quadro comandi vicino al timoniere e un comando semplificato presso il tavolo da carteggio che può essere dotato di telecomando per passare dal modo AUTO a quello Standby e di correggere la rotta. Per maggior sicurezza, è importante conservare sempre nei pressi del timoniere la possibilità di sbloccare l'autopilota e di intervenire velocemente per modificare la rotta in caso di pericolo.
 

Migliorare le prestazioni dell'auto-pilota entro-bordo

Il sistema di funzionamento, in linea generale, è lo stesso dell'autopilota da pozzetto. Tranne che spesso, invece di riunire tutti gli elementi un un solo apparato, l'attuatore, l'unità di comando e la bussola sono separati e distribuiti nella barca. La bussola all'interno della barca e il più vicino possibile al centro di gravità, l'attuatore nel gavone di poppa nei pressi della timoneria e l'unità di comando di solito vicino alla ruota del timone. Una bussola entro bordo è spesso collegata alla centrale di navigazione per recuperare le informazioni sulla direzione del vento (segnavento) ed essere in grado di timonare mantenendo costante l'angolo con il vento. E' la migliore soluzione quando si effettuano dei bordi di bolina, l'autopilota si regola anche sulle raffiche. Risulta anche comodo per compiere una virata in solitario, si comanda all'autopilota di virare e di ripartire sull'altro bordo mentre ci si può dedicare alla regolazione delle vele. Su un autopilota entro-bordo è anche possibile migliorare la funzione “bussola”. La bussola è di solito un fluxgate sensibile allo sbandamento alla quale si può aggiungere un girometro (o girobussola), previsto di serie su alcuni modelli oppure come optional in altri casi. La funzione di questo accessorio è di tener conto dei movimenti della barca. Entra in azione molto più rapidamente di una bussola ed evita il rollio, in particolare, nelle andature portanti ed in presenza di onda al traverso. Diversamente da quanto si tende ad immaginare, un autopilota dotato di un girometro non consuma più corrente di uno senza. Funziona con brevi impulsi per mantenere la barca in rotta e non deve recuperare importanti deviazioni dalla rotta ideale, specie quando il mare è mosso. Per le barche da regata, per migliorare ulteriormente il controllo della rotta, si possono aggiungere dei sensori dell'angolo di sbandamento e delle centraline che valutano il movimento dello scafo sui 3 assi. Con queste nuove soluzioni, gli autopiloti possono diventare degli skipper di altissimo livello.

Il consiglio dell'esperto

"Un autopilota entro-bordo consuma molta corrente, nell'ordine di circa 3 - 4 ampere. Prevedete un parco batterie adeguato e dei validi sistemi di ricarica se l'autopilota deve funzionare per molto tempo".