Equipaggiarsi correttamente

Il grillo universale non esiste, bisogna sceglierlo in base alla funzione. Per esempio, un grillo ritorto per un rinvio a 90°, un grillo largo per la drizza di randa o ancora un grillo redancia per una cima. Vi proponiamo, oltre ai grilli zincati per l’ormeggio, grilli forgiati inox e stampati inox. Per ogni prodotto certificato indichiamo il carico di lavoro. Il vantaggio dell’inox forgiato rispetto all’inox stampato, è una superiore resistenza, inoltre prima di rompersi si deforma.
 

I materiali

Il materiale di base per la produzione dei grilli è l’inox (forgiato, fuso, stampato o HR Alta
Resistenza). L’acciaio zincato è utilizzato spesso per le linee di ancoraggio (vedi ancore). E’ meno
resistente dell’inox e ha tendenza ad arrugginire quando si rovina la zincatura. Il bronzo è riservato
alle imbarcazioni tradizionali e alla decorazione. Recentemente il mercato propone grilli in fibra
(detti anche anelli a bottone). I grilli tessili hanno due vantaggi: il peso e la resistenza. Per esempio
un anello Dyneema da 8mm di diametro può sopportare 5000 kg e pesa circa 10 grammi. Per avere
la stessa resistenza bisognerebbe avere un grillo inox forgiato di 12 mm con un peso di più di 200
grammi.
 

La produzione di grilli inox

La fusione, altrimenti detta micro-fusione, consiste nello scaldare il metallo (fusione) e nel colarlo in uno stampo della forma voluta. Nella forgiatura, il metallo è scaldato e messo in compressione tra due matrici con una parte cava corrispondente alla forma da ottenere. Un pezzo fuso ha una
elasticità praticamente nulla. Un pezzo forgiato, prima di rompersi, si allunga e si deforma. L’acciaio standard è inox 316L. Vengono prodotti anche grilli in HR. In questo caso l’acciaio contiene una piccola quantità di carbonio (0,07 % max), rinforzando la resistenza alla rottura ma
diminuendo quella alla ruggine. Dal punto di vista della resistenza, un grillo forgiato da 8mm ha un carico di rottura a 2160 kg, uno HR a 3520 kg.
 

Il grillo tessile

La diffusione del grillo in fibra (e anche di altra attrezzatura tessile), cominciata nell’ambito delle
regate, tende oggi a diffondersi. La realizzazione di questo tipo di attrezzatura è possibile grazie
all’intreccio cavo in Dyneema. Senza particolare competenza è così possibile attrezzare la propria
imbarcazione. Per esempio citiamo il kit Cousin, composto da 10 m di Dyneema e da un ago cavo,
per realizzare 10 grilli tessili (istruzioni incluse). Il Dyneema non è sensibile agli UV, agli
idrocarburi, allo sfregamento e soprattutto è molto resistente e poco elastico. Tutte caratteristiche
che lo rendono adatto ad una barca a vela.