Rollafiocco, immagazzinatore o avvolgitore ?




In origine il rollafiocco è stato studiato per facilitare il lavoro di riduzione della vela. E’ finito il tempo in cui bisognava andare a cambiare il fiocco a prua quando il vento sale, ormai basta avvolgerlo rimanendo al riparo nel pozzetto. Questo sistema ha comunque un limite, quando si avvolge il genoa, la vela forma una grossa pancia difficilmente riducibile. Troppo grassa la vela diventa troppo potente. Così sono apparse le trinchette (spesso anche su rollafiocco). Quando sale il vento si riavvolge il genoa e si svolge la trinchetta, più piccola e più piatta. E’ un'ottima soluzione. Il rollafiocco a questo punto funge da sistema per chiudere la vela. Un sistema tutto o niente. Così è   nato l’immagazzinatore che non consente posizioni intermedie ma che rimane fisso. Si può anche aver bisogno di issare delle vele supplementari (soprattutto nelle andature portanti). E’ più semplice issarle avvolte e aprirle in seguito. In questo caso si usa un avvolgitore, sistema che possiede un proprio meccanismo di avvolgimento ma anche un proprio strallo (spesso in fibra). Non consente comunque posizioni intermedie di apertura.



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Il caso particolare della randa

Avvolgimento nell’albero
Per avvolgere la randa all’interno bisogna che l’albero sia predisposto. Questo metodo non è
ottimale poiché tutto il peso della randa rimane sempre in alto anche quando è avvolta per il cattivo tempo. Questo metodo di avvolgimento costringe ad avere delle stecche verticali. Impossibile ammainare se il sistema si blocca. Esistono sistemi di avvolgitori per randa che si appoggiano all’albero. Li sconsigliamo per le stesse ragioni del sistema precedente.
Avvolgimento nel boma
E’ il sistema con le migliori prestazioni. L’avvolgitore è nel boma. Si possono quindi avere delle
stecche orizzontali. E’ sempre possibile ammainare la vela in maniera classica. La velo arrotolata conserva una bella forma. Solo difetto, bisogna accertarsi che durante l’avvolgimento ci sia un angolo preciso tra l’albero ed il boma.
 

Come scegliere il rollafiocco ?

- Per le imbarcazioni fino a 7 m, vi proponiamo modelli con drizza e cimetta di avvolgimento incorporate. Sono semplici da montare. - Per la crociera e la navigazione d’altura vi sono modelli per imbarcazioni da 7 a 25 m. Per le grandi navigazioni uno stralletto volante è vivamente consigliato, consente di issare una tormentina. Una vela avvolta non ha nessuna efficacia con vento forte. In caso di problemi sullo strallo principale, quello volante può provvisoriamente sostituirlo.




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Dotarsi di un rollafiocco

Per scegliere un rollafiocco gli elementi da prendere in considerazione sono la superficie massima
del genoa, la lunghezza ed il diametro dello strallo, il tipo di fissaggio e di regolazione, il peso e la
lunghezza dell’imbarcazione ed il tipo di navigazione. Il rollafiocco ha un libretto di istruzioni che consente l’installazione ai non professionisti. Se preferite farlo fare, contattate il vostro negozio AD.
Da sapere
Per utilizzare correttamente un rollafiocco non bisogna riavvolgere con la scotta troppo tesa ma neanche lasciar sbattere troppo la vela. Bisogna mantenere una leggera tensione sulla scotta per avvolgere bene la vela. In navigazione si regola la tensione della drizza come con un fiocco tradizionale. Dopo ogni uscita bisogna allentare la tensione della drizza. La manutenzione consiste in un lavaggio regolare con acqua dolce per togliere il sale e lo sporco (non è necessario l’ingrassare!). Dopo l’invernaggio, prima di issare la vela, fatelo girare più volte e non esitate a mettere del lubrificante nella canaletta. Controllate regolarmente lo strallo poiché è effettivamente nascosto dal rollafiocco.

Come funziona ?

Un rollafiocco è composto in basso da un tamburo, da un profilato in alluminio ed una girella in testa. La vela è infierita nella canaletta del profilato e il tamburo è azionato da una cimetta. Quando si recupera questa cimetta , la vela si avvolge (si svolge liberando la cimetta). La girella in testa evita che la drizza si avvolga su se stessa mentre si avvolge la vela.
Il consiglio dell'esperto
« Per proteggere la vela in caso di vento forte, bisogna avvolgerla molto stretta attorno allo strallo. Una vela che fileggia rischia facilmente di strapparsi.”